Friday, June 24, 2011

Trouble Hunter: AMORE PER LA CULTURA

Nuova rubrica, in cui le mie (dis)avventure verranno raccontate a mo` di storiella. Have fun!


La piccola Mana fa le sue solite corse qua e la` per il museo, quando la sua routine viene interrotta da un tizio stalker che va a TUTTI i suoi tour (che poi il copione e` sempre lo stesso!), ogni giorno. E rompe pure senza tour, a qualsiasi orario. Stalky manifesta un interesse estremo per i nativi, una abilita` ineguagliata a romper i maroni e domandare di tutto e di piu` alla povera Mana. Mana e` sorpresa dall`interesse di Stalky verso i nativi. Quanto amore per la cultura... pure troppo. Andare al museo e` un trauma, il fungo spunta sempre in mezzo ai gruppi di visitatori, la pedina ovunque, "sacrificatelo a Tezcatlipoca! O,O" pensa Mana guardando i coltelli rituali aztechi della collezione.

Ecco che giunge il venerdi`, giorno di riposo. La casella vocale di Mana si riempie... i volontari del museo la cercano disperatamente perche` un certo tizio "*##* (manco sa il suo nome) la cerca per andare a pranzo insieme. Sostiene di conoscerla. Insiste. Ottiene il numero di Mana con sotterfugi e la chiama 100 volte. I volontari altre 100 volte. Il cell si rompe. Anche le scatoline di Mana si rompono. Gli scrive un bell`sms in stile "risposta automatica" ringraziando il visitatore per il suo interesse nei confronti del museo e comunica che i tour del venerdi saran tenuti da un`altra volontaria. Comunica che e` una dipendente part time, senza pausa pranzo. e che, comunque, e` stata occupata a pranzare con suo MARITO quel giorno. Ringrazia nuovamente per l`interesse mostrato dal suddetto visitatore nel confronti delle culture native e si congratula con lui. Firma : Museo Nazionale degli Americani Nativi.

Risposta immediata (slang tradotto in siciliano) "aaaah... nu sapeva ca eri maritata, s`u sapeva nun vineva tutti sti voti a taliari u to tour. M`assuppai tutti st informazioni sull americani, ma a mia chi mi ni futteva".

Mana cambia l`introduzione del proprio tour: cancella Miss, sostituisce MISTRESS a caratteri cubitali. Che la CULTURA trionfi.
E che gli STALKER vengano trapassati mortalmente da una pioggia di frecce intinte in veleno di rospo
Che sorpresa!

Ieri mi trovavo nel mio adorato museo, come al solito. E mentre conducevo un tour guidato delle collezioni, di fronte alla teca dei Nativi dell`Alaska, tra maschere meccaniche e canoe di cedro, impegnata in una ostica spiegazione dei KwaKwaKwa`wak ecco che incontro Lino!

Lino ha un sito su New York, nel quale potrete trovare delle interessantissime e divertenti interviste.
http://www.maxsalino.it/index.php?option=com_content&view=frontpage
E` anche un utente molto attivo di NY-site.com, dove ho conosciuto parte dei miei amici italiani a NYC!

Grazie per la visita!!

Spero di incontrare molti altri utenti, e` una bella sensazione, quella di chiacchierare con persone con i propri interessi, la propria lingua madre, conosciuti tramite le comunita` web!
Anna (www.lostintheapple.blogspot.com), una delle mie migliori amiche italiane newyorkine, l`ho proprio conosciuta tramite internet!

Alla faccia di chi dice che il mezzo virtuale e` infido, I LOVE IT!

:)

Saturday, June 18, 2011

Michael Pitt e gli Indiani - Tradition and Contemporary Media nel Museo NMAI

Buongiorno a tutti!
Vediamo se riesco ancora a scrivere in italiano... si, sembra di si!

Come vi va, cari lettori e care lettrici?
Qui finalmente tutto bene, mi sono ri-ambientata e ho risolto un paio di cavilli.
SONO TORNATA!

Vi scrivo dal National Museum of the American Indian, visitor desk number 1! Come vi ho scritto gia' centinaia di volte adoro questo luogo e adoro il mio lavoro (o  meglio il mio volunteer job). Qualche giorno fa son stata nominata Leader dei Museum Ambassadors, il che' significa prendersi cura dell'organizzazione di tutti i Tour e di tutte le guide, i volontari, gli apprendisti educators e via dicendo. E mi sembra almeno un po' ironico che una immigrata non madrelingua possa insegnare ai newyorkers con il loro pesante accento americano!
Vedremo >,<
Intanto faccio un po' di pubblicita': tour gratuiti della collezione di arte tradizionale nativa americana sono offerti dalla suddetta il Martedi e Giovedi all"1 p.m. Sono gratuiti, come il museo. Entrate, chiedete del tour e facciamoci un giretto tutti insieme!




La ragione per cui vi parlo del museo e' pero' un'altra: ultimamente e' diventata la mecca della serie televisiva Boardwalk Empire, e dei suoi attori. E io, ditemi voi, come devo concentrarmi quando mi si para davanti, di lato, di fianco per 12 ore Michael Pitt con i suoi agghiaccianti occhi blu? Mi biasimate se consegno tutto in ritardo e rimango allibita come un allocco a guardare il signorino in abiti del 1920 e il visino leonardodicapriesco che sorride anziche" aiutare i visitatori?


Io una volta credevo che le star della tv fossero trucco e parrucco. Questa consapevolezza mi tranquillizzava, frenava l'invidia nei confronti della loro apparente perfezione. E invece qui mi son accorta che le star non solo sono meravigliosissime anche dal vivo... lo sono persino di piu' che tramite il mezzo televisivo. La loro pelle e' davvero di pesca e liscia come ceramica, e i loro corpi risplendono di un'aura di perfezione che non ci raggiunge attraverso gli schermi.
Non c'e' quindi alcuna speranza e alcun conforto, son destinata a mirare e rimirare queste perle di divina creazione e poi, tornata a casa, oscurare tutti gli specchi per paura di veder riflesso il brutto anatroccolo ;)

Grazie New York per questa ferita mortale alla mia autostima!