Salve a tutti!
In attesa di ricevere il tanto ambito libro di cucina per Natale, vi racconto una delle mie avventure tragicomiche (questa ha il lieto fine!)
Dal momento in cui misi piede sul suolo americano di J.F.K mi resi conto di una triste, spaventosa realta`: prima o poi avrei avuto bisogno di una parrucchiera di fiducia, una di quelle che non ti tagliano i capelli a caschetto se le chiedi di toglier le doppie punte... una di quelle che non le chiedi dei colpi di sole e ti fa le strisce pedonali color zucca matura.
Ammetto di aver indugiato un po` sulle scalette grigie di metallo... "vado o non vado? Ma... l`America... i miei capelli finalmente sistemati..."
L`atroce momento e` giunto dopo una attesa/gestazione di 5 mesi. Non potevo piu` negare l`evidenza, DOVEVO partire per una nuova, insolita avventura: la ricerca della parrucchiera sperduta per NYC.
Mi si aprirono milioni di possibilita`
1) Buttarmi a capofitto in uno dei saloni unisex latini di Brooklyn e uscirne con i capelli striati arancioni e il portafogli vivo e vegeto
2) Sollazzarmi ne i saloni piu` famosi di Manhattan, con un`acconciatura da urlo e una VISA agonizzante
3) Avventurarmi in qualche serata no-cost in cui facendo da modella/cavia per giovani studenti di alcuni saloni rinomati avrei mantenuto il portafogli intonso e i capelli... MISTERO
4) Confidare nel mio adorato Google Search, parola chiave "cheap" "best" "hair salon" "nyc". BINGO!
Google non mi tradisce mai!
Ho trovato su molti siti recensioni entusiaste di un certo ASTOR PLACE HAIRSTYLIST. Mi sono fiondata sul sito, ho visto i prezzi con gli occhi umidi di felicita`: qualcosa a portata di portafogli, e con una bella lista di parrucchiere/i da scegliere. Anna, Diana, Jessica, Regina... ma chi scegliere? Le recensioni sembrano unanimi: RITA e` la migliore.
Mi presento il giorno dopo al 2 Astor Place (NY, 10003) e fatico a localizzare l`Hair Salon: una scala malridotta che parte dal marciapiede e va underground in pieno stile stazione della metropolitana e` illuminata da una insegna al neon un po` kitsch e retro`: ASTOR HAIR.
"L`ingresso non e` mica importante..." mi dico. Entro e si apre di fronte ai miei occhi una stanza gigantesca e squadrata, in cui regna l`apparente caos piu` totale: decine di specchi e postazioni colorate, ognuna di esse sormontata dal nome della parrucchiera in questione: Joseph, Erica, Aida... i nomi si moltiplicano, il gioco di specchi mi confonde, il rumore mi stordisce.
"L`interior design non e` importante!" mi costringo a pensare, e mi reco al banco informazioni, in cui troneggia una scritta "we speak italian, russian..." e un`altra decina di lingue. Parlo in italiano, il cassiere e` italiano, mi spiega che e` il giorno libero di Rita , posso decidere di abbandonarmi alla sorte e vedere con chi capito (la prima che si libera) o prenotare con lei, o riprovare un altro giorno. Mi dice anche che si paga solo cash.
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Torno il giorno dopo, il cassiere che oggi e` russo mi dice che Rita monta qualche ora piu` tardi, posso abbandonarmi alla sorte oppure... ok. Che sorte sia!
Mi tocca MARTHA, una simpaticissima signora che viene dai Caraibi e lavora qui da 15 anni! Le spiego quel che desidero e torna rapida con tutto l`occorrente. Mi rilasso un po` osservando la signora vicina a me che riceve il proprio trattamento di bellezza accompagnata da una videocamera e una giornalista: sara` qualche personaggio conosciuto (che io ovviamente non conosco)... se si fida del salon ci sara` un motivo.
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Mi dirigo alla cassa felicissima e soddisfatta, ho fatto highlights (colpi di sole chiari), lowlights,(colpi di sole scuri), shampoo, special condition e messa in piega... esco i miei 100 $ (75 euro) Cash e li do` alla cassiera. Prima di uscire guardo di nuovo allo specchio il risultato, e con esso l`allegro caos del salon, che adesso non mi sembra piu` tanto male. Ho trovato la mia parrucchiera di fiducia, ora posso vivere a NYC!
*E si`, anche questa e` NYC!*